Mercoledì 22 novembre le forze dell’esercito di occupazione sono entrate nella città di Tubas, nella Valle del Giordano settentrionale, ferendo un giovane di nome Baraa Al-Tubasi. Altri palestinesi sono stati feriti nei villaggi di Tayasir e di Tmoun. Questo attacco, come anche quelli che si verificano ormai giornalmente nell’area, rientra in una più ampia campagna condotta dalle forze di occupazione in tutta la Valle del Giordano, dove continua il blocco della città di Gerico e del campo di Aqabat Jabr e similmente continuano gli arresti di attivisti e delle loro famiglie.

Proseguono inoltre gli attacchi da parte dei coloni, i quali hanno bloccato l’accesso ai terreni utilizzati per il pascolo e attaccato le case dei residenti a Khirbet Samra e Al-Faw, nella Valle del Giordano settentrionale, dopo aver fatto lo stesso nelle aree di Ain al-Hilweh e al-Maleh. L’obiettivo è quello di chiudere tutte le strade utilizzate dai contadini e dai beduini palestinesi e di bloccare l’accesso alle terre coltivate in inverno e alle zone per il pascolo. I coloni sono già riusciti nell’intento di isolare in larga misura i villaggi palestinesi.

I posti di blocco disseminati nella Valle del Giordano e in particolare quelli di Tayasir e Hamra ostacolano inoltre l’ingresso nella valle e la possibilità di spostarsi all’interno di essa. Questi vengono infatti chiusi per ore impedendo il passaggio, con gravi ricadute sullo svolgimento delle attività quotidiane dei residenti. Numerosi palestinesi continuano ad essere arrestati ai checkpoint.

Una decisione dell’esercito israeliano ha stabilito la confisca di 2.000 dunum di terra palestinese nel villaggio di Forush Beit Dajan, nella Valle del Giordano centrale, a beneficio dell’insediamento di Makhora.