Il 3 novembre le forze di occupazione israeliane hanno lanciato un nuovo, feroce attacco contro alcune comunità nel nord della Valle del Giordano, condotto da dozzine di militari accompagnati da bulldozers e ruspe.

Nella comunità di Khirbet Humsa, l’amministrazione civile israeliana, giunta con una scorta militare, ha demolito 18 tende e capannoni che ospitavano 11 famiglie, lasciando senza casa 74 persone, di cui 41 minori, proprio nel momento in cui si avvicina la stagione invernale e il clima si fa più rigido. Sono state inoltre demolite tende, recinti e mangiatoie per il bestiame – il quale rappresenta l’unica fonte di approvvigionamento per queste comunità di pastori -, tende usate per cucinare, toilettes portatili, capanni usati per il deposito di materiale, cisterne d’acqua, pannelli solari. Non sono state risparmiati nemmeno una grossa quantità di mangime per gli animali e alcuni veicoli.

Similmente, nel villaggio di Homs al-Buqi’a, i bulldozers hanno demolito alcune abitazione e recinti per gli animali. Nel villaggio di Khribeit Ibziq, sono stati confiscati 9 trattori, 5 cisterne d’acqua, 5 caravan e 2 automobili.

Da quando è stata annunciata l’annessione della Valle del Giordano, la campagna di demolizioni e confische da parte delle forze israeliane si è intensificata, culminando nella distruzione di intere comunità.

Sembra che nulla preoccupi Israele più di una tenda palestinese piantata in territorio palestinese.

Alcune informazioni sono state tratte da https://www.btselem.org/