Esercitazioni militari delle forze di occupazione israeliane (IOF) nel nord della Valle del Giordano
4 aprile 2016
Nel nord della Valle del Giordano, vicino alla città di Tubas, ci sono tre comunità agricole: Yarza (4 famiglie), Ibzik (13 famiglie) e Samra (11 famiglie). Queste famiglie hanno abitato questa terra per centinaia di anni, e alcuni dei loro progenitori sono nati nelle grotte che si trovano nelle colline che sovrastano le loro case. Ma le loro case vengono periodicamente demolite: Yarza è stata demolita cinque volte, l’ultima delle quali nell’agosto del 2014.
La zona è cosparsa di materiale bellico, tra cui proiettili e mine, a causa delle continue esercitazioni militari che le forze di occupazione israeliane fanno proprio qui. Questo è illegale secondo la legge internazionale, perché questa è una comunità agricola e le esercitazioni vengono fatte molto vicino alle case di abitazione. Secondo le testimonianze degli attivisti che lavorano per la Jordan Valley Solidarity, molti dei residenti sono stati feriti o uccisi, tra cui un uomo con tre figli che cercava di mettere sotto terra delle mine di superficie per aumentare la sicurezza della comunità: una di queste mine è esplosa, uccidendolo all’istante.
La comunità locale, sostenuta anche da altre organizzazioni, ha richiesto protezione a Ramallah, ma senza alcun risultato.
Domenica 3 aprile 2016 alle 13:00, i residenti sono stati avvertiti che per due giorni, a partire da lunedì 4 aprile, si sarebbero tenute esercitazioni militari, per cui tutti dovevano evitare di uscire di casa. Invece l’esercitazione è iniziata la notte stessa. In questi casi, i bambini non possono andare a scuola, perché normalmente vengono portati in autobus fino a Tubas. La zona in cui vivono fa parte dell’Area C [sotto completo controllo israeliano, NdT], e non ci sono altre scuole nelle vicinanze.
Il 4 aprile, sono arrivati a Yarza due volontari del Movimento Internazionale di Solidarietà e hanno potuto osservare l’arrivo di oltre 200 soldati armati pesantemente a bordo di autobus e jeep. I soldati, molti dei quali a piedi, hanno attraversato le terre su cui vive la comunità, e si sono posizionati su una piccola altura a circa 500 metri di distanza.
Gli abitanti si sono sentiti assai minacciati da queste manovre. Soprattutto i bambini sono stati terrorizzati dalla presenza dell’esercito di occupazione e dalle fortissime esplosioni. I residenti pensano che l’esercito potrebbe scegliere molte altre zone più lontane, invece di piazzarsi così vicino mettendo a repentaglio la sicurezza degli abitanti.
Questa tormentata comunità ha subìto infinite sofferenze: il loro bestiame viene continuamente confiscato mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza, le loro case vengono ripetutamente demolite e, ciò che è più grave, ci sono state anche perdite umane a causa delle esercitazioni militari israeliane.