27 gennaio 2016

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Oggi l’esercito israeliano ha fatto esercitazioni militari dal centro della Valle del Giordano fino a Tubas. Centinaia di militari si aggiravano tra le comunità e le masserie palestinesi. Oltre a spaventare le famiglie, le loro attività hanno danneggiato l’agricoltura locale, compromettendo sempre di più l’economia della regione.

A partire dalle 7 del mattino, ci sono state sparatorie, che sono iniziate a Khirbet Humsa ed hanno attraversato molti villaggi, da Ras al Ahmar e Khirbet Yarza nel Nord della Valle, fino a Ibziq.

I militari usavano non solo armi convenzionali, come quelle sparate dai carri armati, ma anche bombe al fosforo che vengono usate più raramente. Fare questo vicino alle abitazioni e in mezzo alle case è una decisione che comporta un danno alla popolazione.

Esercitazioni di questo tipo erano state fatte due mesi fa nella stessa zona e con modalità molto simili. La famiglia Masaeed, che ha un allevamento a Yarza, è stata danneggiata dalle attività dell’esercito. “Le esercitazioni hanno distrutto decine di ettari prima che potessimo fare il raccolto”, dice Mohles, 41 anni, uno dei figli che fa l’agricoltore ed è un attivista.

Secondo Rashed Khudiri, coordinatore della Jordan Valley Solidarity, Israele ha violato tutti gli accordi internazionali e la legge militare, oltre a non rispettare le leggi umanitarie. “Israele non protegge la popolazione che vive sotto occupazione. Dopo le sparatorie non si fa pulizia e i soldati lasciano bombe e resti di munizioni che sono davvero un pericolo. Questo è un elemento che causa la morte di molti Palestinesi nella Valle del Giordano”, dice Rashed.

Nel 1991, Ibrahim, il fratello più piccolo di Mohles, che aveva 9 anni, mentre camminava con le pecore nella fattoria, ha calpestato una bomba ed è morto. “Ancora non capisco perché gli sia successo tutto questo”. Sia il padre che la madre di Mohles, mentre erano nella loro proprietà, sono stati colpiti, anche se non mortalmente, nel corso di esercitazioni militari.

Di fronte a questa ulteriore violazione fatta dall’esercito israeliano, Rashed ha chiesto che la comunità internazionale e l’Unione Europea prendano provvedimenti per porre fine all’occupazione e per proteggere i Palestinesi che vivono nelle aree occupate, come la Valle del Giordano.

La settimana scorsa, Israele ha annunciato che altri 150 ettari di terra in Cisgiordania saranno espropriati. Quando il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon ha criticato questa mossa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu lo ha accusato di incoraggiare il terrorismo.