Jordan Valley Solidarity si fa promotrice di un’iniziativa per aiutare contadini e allevatori della Valle del Giordano ad affrontare gli ostacoli e le sfide imposte dall’occupazione israeliana, mirante all’allontanamento dei palestinesi dalla loro terra.

Le azioni intraprese dalle autorità israeliane contro i palestinesi sono svariate e comprendono la demolizione di edifici (privati e pubblici), la privazione delle risorse idriche utilizzate dai contadini e dalle loro famiglie, la confisca delle terre, gli attacchi all’istruzione e al diritto alla salute, il taglio e l’avvelenamento degli alberi da frutto. Inoltre, le istituzioni israeliane ostacolano i palestinesi nella costruzione di infrastrutture vitali quali strade per collegare comunità e villaggi, e impediscono ai pastori di far pascolare gli animali nei territori della Valle.

Queste politiche mirano alla distruzione graduale ma sistematica dell’economia locale, che ha come effetto la fuga degli abitanti e la migrazione verso città palestinesi e colonie israeliane.

I produttori con cui vogliamo realizzare questo progetto sono determinati a non lasciare i loro villaggi, nonostante la sempre maggior scarsità di risorse. Si è perciò deciso di lanciare una campagna per l’acquisto di un furgone con cui trasportare formaggio, frutta e verdura da villaggi e comunità dove mancano adeguati mezzi di trasporto fino a mercati e punti vendita al di fuori della Valle.

L’acquisto di un furgone permetterebbe inoltre di scavalcare quei proprietari dei mezzi di trasporto che controllano lo spostamento delle merci e la loro vendita nella Valle del Giordano, e dunque anche i prezzi, abbassandoli significativamente. Ad esempio, fino a poco tempo fa il guadagno ottenuto da un chilo di formaggio era di 16 NIS; quest’anno è sceso a 10 NIS, a causa dell’intervento degli intermediari.

Fino ad ora, le autorità non hanno intrapreso alcuna azione per risolvere il problema.

Perchè si tratta di una questione di così vitale importanza?

In un panorama rurale come quello che caratterizza la Valle del Giordano, con un’economia basata in larghissima parte sull’agricoltura e la pastorizia, i contadini traggono la propria fonte di sostentamento dalla vendita dei prodotti della terra; similmente, gli allevatori (i quali pascolano capre, mucche e pecore) guadagnano da vivere vendendo nelle città palestinesi il formaggio prodotto. La produzione casearia rappresenta inoltre un’importante fonte di entrate per le donne, largamente impegnate nel settore.

L’iniziativa lanciata da Jordan Valley Solidarity andrebbe a sostenere una quindicina di famiglie situate nelle comunità di Khirbet Hammamat Al-Malih, Al-Hadidiyeh, Makhoul e nei villaggi di Bardala, Ain Bada, Kordala, Fasayil and Al Jiftilk.

Il furgone verrebbe inoltre utilizzato per trasportare il mangime per il bestiame e qualsiasi altro materiale reperibile solamente in città (data la scarsità di negozi nell’area rurale), considerando che spesso gli abitanti sono costretti a servirsi di veicoli privati e costosi anche per questo compito.

Con questo progetto speriamo di dare un contributo all’inversione del flusso migratorio, che sta portando al graduale svuotamento della campagna da parte dei suoi abitanti per trasferirsi nelle già sovrappopolate città palestinesi. La nostra speranza è che questa iniziativa, che riteniamo sostenibile nel lungo periodo e di ampia portata, possa fungere da progetto pilota, spingendo altri dopo di noi a intraprendere azioni simili. In quest’ottica, il progetto è stato subito accolto con grande entusiasmo.

A questo scopo documenteremo le attività in un breve video, perché possa essere facilmente diffuso e replicato, portando un aiuto concreto ai palestinesi delle zone più svantaggiate. Ciò permetterebbe di semplificare la commercializzazione dei beni, aumentare la produzione stessa, creare posti di lavoro e infine riaffermare la volontà dei palestinesi di rimanere al loro posto.

Al momento si è formato un comitato di cinque persone incaricate di gestire l’iniziativa. Sono stati individuati coloro i quali si occuperanno della logistica, della fase di confezionamento, della gestione dei contatti con i punti vendita. I responsabili di alcuni mercati nelle città di Tulkarim, Nablus e Tubas hanno già dato la propria disponbilità. Per quanto riguarda il prezzo del furgone, questo è stato stimato intorno ai 20.000 dollari, per la cui raccolta si chiede il contributo di tutti/e i/le sostenitori/sostenitrici.

Come Jordan Valley Solidarity, ringraziamo coloro i quali ci appoggeranno nello sviluppo di questa importante iniziativa.

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