Nella giornata di mercoledì 26 marzo, mentre i palestinesi si approssimavano a festeggiare la fine del Ramadan, l’esercito di occupazione israeliano ha ucciso a colpi di pistola le pecore appartenenti ad un residente della comunità di Khirbet Hammamat al-Maleh, Mahmoud Ka’abneh.

Gli stessi soldati hanno inoltre tagliato le tubature dell’acqua alla sorgente Mitya, impedendo ai palestinesi che vivono nell’area di poter avere accesso l’acqua, essenziale per abbeverare il bestiame. Ancora una volta, le forze di occupazione cercano di negare ai palestinesi la possibilità di soddisfare i loro bisogni più elementari.

Successivamente, lunedì 31 marzo, soldati dell’esercito hanno fatto irruzione nel villaggio di Bardala di prima mattina per effettuare demolizioni. Si sono poi recati a Khallet Khader e a Khirbet al-Farisiya, dove hanno demolito una casa e una conduttura d’acqua utilizzata per l’agricoltura.

Per la terza volta è stata demolita la casa di Eid Zawaher a Khirbet Hammamat al-Maleh.

Riportiamo le parole di Rashid Khuduri, coordinatore di JVS: “Durante l’Eid, l’occupazione non ha lasciato tempo per la felicità. In nessun luogo e in nessuna casa è possibile vivere in pace. Il genocidio continua ad avere luogo in Palestina attraverso vari metodi e politiche volte a sfollare i palestinesi dalla loro terra”.