Coloni in testa agli attacchi contro i palestinesi nella Valle del Giordano
Nel pieno dell’aggressione da parte del governo israeliano a Gaza e in Cisgiordania, i coloni hanno intensificato gli attacchi contro i palestinesi della Valle del Giordano, facendo chiaramente avanzare i loro piani di annessione totale dell’intera area.
Il 5 gennaio l’esercito di occupazione ha fatto irruzione a Khirbet Homsa al-Tahta e ha arrestato il cittadino Mahmoud Hayel Bsharat, trattenendolo per più di un’ora senza fornire alcuna motivazione o spiegazione.
Altre unità dell’esercito di occupazione, in collaborazione con il Consiglio di insediamento, hanno confiscato un trattore nell’area di Nab’ al-Ghazal. Il mezzo agricolo appartiene al cittadino Ahmed Hussein Daraghmeh.
Inoltre il Consiglio di insediamento – organo interno alle colonie israeliane – ha avviato nuove procedure mirate a colpire i palestinesi, tra cui rientra la somministrazione di sanzioni al fine di punire le violazioni degli ordini imposti dal Consiglio sui cittadini palestinesi. Il Consiglio ha infatti disposto la confisca di 60 capi di bestiame a danno del proprietario per aver violato il divieto di pascolo su un’area che è di fatto di proprietà palestinese. Il consiglio ha poi restituito solo 19 dei 60 animali confiscati ed ha imposto una multa di 49.000 shekel al cittadino Qadri Alian Daraghmeh, di Ain al-Hilweh. I coloni hanno potuto agire indisturbati in questa operazione nonostante il bestiame si trovasse sulla terra del proprietario palestinese quando è egli stato trattenuto.
Si tratta di una chiara politica di annessione della Valle del Giordano di cui ha apertamente parlato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu nonché l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e che ora il governo israeliano sta mettendo in atto mentre il mondo osserva il genocidio in corso nella Striscia di Gaza.