I coloni procedono silenziosamente nell’opera di cancellazione della società palestinese
“Finanziati dal governo di occupazione, i coloni stanno lavorando silenziosamente per cancellare la società palestinese senza l’uso di missili o aerei, ma attraverso la paura, l’aggressione, il furto, la privazione e la confisca di terre. Hanno rubato la terra, insieme agli alberi, alle pietre e all’acqua. Questo è un sistema di apartheid a tutti gli effetti”.
Venerdì 30 maggio i coloni hanno recintato terreni intorno a Ein El Hilwe, comunità palestinese nella Valle del Giordano che si è sviluppata intorno a una sorgente d’acqua naturale (Ein El Hilwe si traduce con “acqua dolce”) e che lì vive da generazioni, utilizzando l’acqua per l’autosostentamento e il bestiame. Da anni la comunità subisce violenze e vessazioni da parte dei coloni israeliani, in particolare dagli abitanti della colonia di Maskiyyot. L’azione del 30 maggio rappresenta un ulteriore attacco al diritto dei palestinesi di esistere e sopravvivere. Si tratta di una forma di espansione illegale degli insediamenti, in cui i coloni posizionano filo spinato o recinzioni metalliche intorno a vaste aree agricole o di pascolo per impedire ai proprietari palestinesi di accedervi. La recinzione delle terre nella Valle del Giordano da parte dei coloni è uno dei metodi utilizzati per prendere gradualmente il controllo della terra.

Nel villaggio di Bardala, sempre nella Valle del Giordano settentrionale, i coloni hanno rubato un serbatoio d’acqua a un residente palestinese alle 2 del mattino, come si può vedere sotto dal fotogramma di un video che testimonia il furto.

Avvallati dal governo sionista, i coloni stanno imponendo una nuova realtà sul territorio e ne stanno prendendo il controllo. Impediscono a pastori e agricoltori di utilizzare le loro terre. Preparano il terreno per la creazione di nuovi avamposti di insediamento. Espandono la loro influenza usando questi e altri metodi e si collegano agli insediamenti già esistenti.
Facciamo appello a tutti gli attivisti internazionali affinché sostengano i palestinesi della Valle del Giordano i quali rimangono fermi nella volontà di non cedere alle continue violenze e vessazioni. Vi chiediamo di ascoltare le parole dell’appello dei Comitati Popolari per la Protezione Popolare Internazionale e di intraprendere qualsiasi azione possibile per agire contro la pulizia etnica del popolo palestinese.