Premessa

Per i palestinesi che vivono in area C, una delle principali conseguenze delle politiche di apartheid imposte da Israele è la grave mancanza di accesso ai servizi pubblici. Le famiglie beduine della Valle del Giordano sono rese particolarmente vulnerabili da questa condizione e subiscono quotidianamente violazioni del diritto all’accesso all’acqua, all’istruzione e all’abitare. Il diritto all’istruzione dei bambini è particolarmente minacciato, poiché la costituzione di aree militari ad accesso ristretto imposte da Israele impedisce ai palestinesi la costruzione delle strutture scolastiche di cui hanno bisogno. Di conseguenza, i bambini devono affrontare lunghi viaggi per raggiungere le scuole situate in altri villaggi, mentre i più piccoli sono a carico dei genitori, che non hanno la possibilità di appoggiarsi agli asili.

Jordan Valley Solidarity (JVS), nell’ambito della campagna incentrata sulla creazione di luoghi d’istruzione laddove le comunità ne hanno più bisogno, ha intrapreso la costruzione di strutture educative per i 60 bambini di Mak-hul, Al Hadidiya e Samra, tre comunità beduine che necessitano fortemente di questo tipo di servizi. Tuttavia, tutte le strutture presenti in queste comunità sono a rischio di demolizione da parte delle forze di occupazione israeliane.

Il contesto: le comunità beduine della Valle del Giordano sotto occupazione

Situate nel nord della Valle del Giordano, Mak-hul, Samra e Al Hadidiya sono tre comunità palestinesi che raccolgono 26 famiglie in totale. Circa 210 persone vivono in quest’area durante tutto l’anno. Le famiglie si affidano alla pastorizia per soddisfare i loro bisogni primari.

La vita quotidiana di queste comunità è messa a dura prova dalle politiche e dalle pratiche di apartheid israeliane:

Negazione del diritto all’acqua: Come la maggioranza dei palestinesi nella Valle del Giordano, queste comunità non possono collegarsi ad alcuna rete idrica, né scavare, restaurare o utilizzare pozzi d’acqua o vasche di raccolta dell’acqua piovana. Di conseguenza, i palestinesi sono costretti ad acquistare costose cisterne d’acqua dall’Area A per soddisafre il fabbisogno delle famiglie e del bestiame.

Rischio di demolizioni e confische: Le famiglie di Mak-hul, Al Hadidiya e Samra sono costantemente esposte al rischio di demolizione delle proprie abitazioni, di distruzione delle strutture scolastiche e di confisca dei materiali da parte delle forze di occupazione israeliane. L’esercito fa irruzione regolarmente per portare avanti questo genere di attacchi, con l’obiettivo di costringere i palestinesi ad allontarsi dalle proprie terre.

Negare la possibilità di costruire nuove strutture: Israele ha dichiarato la maggior parte della Valle del Giordano «closed military firing zone », ovvero area militare ad accesso ristretto, per impedire alle comunità che vi abitano di costruire le strutture di cui hanno bisogno. Alle famiglie costituenti le più di 38 comunità dell’area non è permesso costruire nulla sulla propria terra, comprese scuole e asili.

Negazione della libertà di movimento: Mak-hul e Al Hadidiya sono circondate da una base militare israeliana e da colonie illegali, che di sovente attaccano e minacciano i pastori mentre questi portano il bestiame a pascolare sulle colline circostanti.

Le vite dei bambini di Mak-hul, Al Hadidiya e Samra sono dunque profondamente influenzate dalle privazioni imposte, in particolare al loro diritto all’istruzione e alla possibilità di studiare in condizioni dignitose.

I bambini di Mak-hul, Samra e Al Hadidiya devono godere del diritto all’istruzione

Circa 60 bambini vivono a Mak-hul, Samra e Al Hadidiya. I bambini con più di sette anni devono recarsi ogni giorno nei villaggi di Ein El Beida o Tayasir per studiare. Queste scuole distano rispettivamente 15 e 25 chilometri dalle loro case. Inoltre, gli studenti che vanno a Tayasir devono attraversare ogni giorno un posto di blocco militare. I bambini si svegliano alle 4 del mattino, camminano da uno a quattro chilometri per raggiungere la strada asfaltata e aspettano un autobus che passa una sola volta al giorno. L’autobus impiega un’ora per raccogliere tutti gli studenti dalle aree vicine e portarli a Ein El Beida e Tayasir. A pochi chilometri di distanza, le colonie israeliane di Hemdat e Roi dispongono di un efficace servizio di trasporto pubblico che i palestinesi non possono utilizzare. La maggior parte delle colonie ha scuole riservate ai soli ebrei, dove i bambini palestinesi non sono i benvenuti.

Il tragitto verso la scuola è particolarmente duro in estate e in inverno. La mancanza di strutture scolastiche e di mezzi di trasporto pubblici adeguati impedisce ai bambini palestinesi di godere pienamente del diritto all’istruzione, poiché il lungo ed estenuante viaggio verso la scuola non dà loro la possibilità di studiare adeguatamente. In queste condizioni, la grande maggioranza di loro non ha la possibilità effettiva di accedere all’istruzione superiore. I bambini della Valle del Giordano, infatti, abbandonano la scuola a un’età inferiore rispetto ai loro coetanei nel resto della Cisgiordania.

Queste comunità sono inoltre prive di una scuola materna, assolutamente necessaria per garantire la sicurezza e la cura dei bambini più piccoli. “Non abbiamo alcun tipo di servizio: né istruzione, né acqua. Anche la nostra casa non è abbastanza sicura per proteggere i nostri figli da ciò che ci circonda. Dagli animali, dai soldati, dai coloni”, spiega Reema, una madre di quattro figli che vive nella comunità di Mak-hul. “Un asilo mi aiuterebbe anche dal punto di vista personale, perché potrei riposarmi dagli impegni familiari o dedicarmi ad altro, mentre i miei figli sarebbero al sicuro”.

Nel 2010, Jordan Valley Solidarity è riuscita ad aprire un asilo a Mak-hul, fornendo a sei bambini di Mak-hul e Al Hadidiya uno spazio sicuro e un’istruzione. Nel 2012, le forze di occupazione israeliane hanno distrutto la struttura educativa.

Oggi, circa 12 bambini di Mak-hul, Samra e Al Hadidiya hanno meno di sette anni e necessitano di un asilo che possa accoglierli mentre i genitori sono impegnati a lavorare tutto il giorno con il bestiame, garantendo un ambiente sicuro, la possibilità di avere un luogo di svago e un’educazione adatta alla loro età.

Progetto scuole di Jordan Valley Solidarity a Mak-hul

Come Jordan Valley Solidarity abbiamo maturato una grande esperienza nel rafforzare il diritto all’istruzione dei bambini della valle. Dall’inizio della campagna, siamo riusciti ad aprire e sostenere sette scuole e sei asili, dando così un’opportunità di gioco e apprendimento a centinaia di minori. Oltre alla costruzione e alla salvaguardia delle strutture scolastiche, JVS è riuscita a far riconoscere le nuove scuole dal Ministero dell’Istruzione palestinese, il quale ha il compito di assumere gli insegnanti. Tuttavia, come dimostra il caso dell’asilo di Mak-hul, distrutto nel 2012, questi spazi educativi, di cui c’è grande bisogno, sono costantemente minacciati.

A partire dalla fine del 2021, JVS ha intrapreso la ricostruzione di un nuovo asilo nella comunità di Mak-hul per soddisfare le esigenze di tutti i bambini della zona. Mak-hul è infatti raggiungibile dalle comunità di Al Hadidiya e Samra con una passeggiata di 10 minuti. Con il sostegno dell’organizzazione Miki, JVS ha costruito una struttura con muri di cemento coperti da un tetto, installato unq copertura del pavimento e dotato il luogo di arredi didattici. Si è inoltre previsto di assumere un insegnante da una comunità vicina che possa recarsi a Mak-hul e fornire ai bambini una supervisione e un’istruzione adeguate. L’apertura dell’asilo è prevista per l’estate 2022, per fornire a 12 bambini l’istruzione e il supporto indispensabili in un contesto in cui anche i più piccoli sono esposti ad attachi quotidiani, demolizioni di case, molestie da parte dei coloni e dell’esercito, nonché alla deprivazione sistematica di risorse essenziali.

JVS ha inoltre rafforzato la propria capacità di proteggere le strutture educative per evitare che il nuovo asilo debba subire a sua volta una demolizione, come accaduto nel 2012. La nostra campagna riceve ora il sostegno di esperti legali che lavorano per contrastare gli ordini di demolizione nei tribunali israeliani. Inoltre, attraverso campagne di sensibilizzazione nei confronti di autorità e organizzazioni internazionali, speriamo di poter richiamare nella Valle del Giordano attori rilevanti che contribuiscano a proteggere e a sostenere il diritto all’istruzione dei bambini della Valle.

Tuttavia, è necessario fare di più per i bambini delle comunità di Mak-hul, Al Hadidiya e Samra. Come ha sottolineato Reema, “Per noi è di fondamentale importanza non solo avere un asilo qui, ma anche una scuola “. JVS ha dunque deciso di ampliare l’iniziativa scolastica attraverso la creazione di una scuola primaria a Mak-hul per i bambini delle tre comunità. Come ha sottolineato Reema, “i miei figli hanno un sogno: giocare e studiare”.