Un campo educativo estivo nella Valle del Giordano
La Campagna Save the Jordan Valley ha organizzato il primo campo educativo estivo in collaborazione con la Federazione dei nuovi sindacati in Palestina e con il sostegno di gruppi di solidarietà internazionale.
Il campo si è svolto dal 15 al 19 luglio e ha coinvolto adolescenti tra i 14 e i 19 anni, provenienti dal villaggio di Bardala e da altre comunità del nord della Valle del Giordano.
Le attività hanno spaziato in diverse aree. Il primo giorno le insegnanti Rana e Maha hanno spiegato l’importanza del lavoro di squadra e hanno insegnato alcune tecniche su come focalizzarsi per unire gli sforzi verso il raggiungimento di un obiettivo comune.
Il secondo giorno è stato dedicato al tema della Valle del Giordano, trattato sotto diversi aspetti. Rashid Khudairat ha spiegato come la Valle del Giordano rappresenti un’area strategica per la Palestina, grazie al confine con la Giordania e al potenziale di collegamento con i paesi confinanti e grazie alle vaste risorse terrestri e idriche, che la renderebbero il “paniere” palestinese se non ci fossero i vincoli dell’occupazione. La preservazione della Valle del Giordano dalle politiche predatorie israeliane è quindi cruciale per il futuro di tutta la Palestina.
In questo contesto, l’attivista Abu Sari ha spiegato quale sia l’importanza dei comitati di solidarietà internazionale, e il lavoro che stanno facendo per sostenere la causa palestinese. Ha anche spiegato la campagna di boicottaggio di Israele a livello internazionale.
Il terzo giorno, gli attivisti Kamar e Ferial hanno tenuto un corso di inglese per i partecipanti.
Anche i nostri partner dal Centro Al-Awda della città di Tulkarm hanno preso parte all’evento, e con loro un gruppo di clown. I clown hanno portato uno spettacolo replicato in quattro villaggi della Valle: Fasayil, Arab Kaabneh, Abziq e Bardala. Si sono esibiti in spettacoli di intrattenimento e in spettacoli educativi su come comportarsi e proteggersi dal Coronavirus, aiutando i bambini a rilassarsi, a scaricare energie negative e a imparare misure di protezione individuale allo stesso tempo. Gli spettacoli hanno coinvolto circa 200 bambini, che a fine spettacolo hanno ricevuto dei piccoli regali.
La quarta è stata una giornata di volontariato aperto presso il centro comunitario della Campagna Save the Jordan Valley a Bardala, dove i volontari si sono divisi in diverse squadre. Una prima squadra ha dipinto la bandiera palestinese sulle pareti del centro, un’altra ha riciclato pneumatici usati per farne delle piccole aiuole, dipinte e riempite con rose e piantine, mentre l’ultima squadra ha lavorato alla pulizia intorno al centro e nella fattoria circostante.
Il quinto giorno Iman Aoun dell’Ishtar Theater ha presentato un workshop sulla narrazione, insegnando ai partecipanti a raccontare storie di vita quotidiana e di finzione.
Durante la stessa giornata c’è stato un momento di valutazione che ha riunito organizzatori e partecipanti, dove tutti i partecipanti si sono detti molto soddisfatti del campo e dell’accoglienza. Erano particolarmente contenti di avere avuto la possibilità di passare alcuni giorni in un posto dedicato a loro, in cui giocare e passare il tempo insieme. Durante il raduno è stato concordato di continuare le attività di volontariato sul posto. In particolare, è stata pianificata per le prossime settimane un’attività di miglioramento e pulizia della scuola secondaria femminile di Bardala.
Rashid Khudairat ha sottolineato l’importanza di lavorare con i giovani, dal momento che le organizzazioni locali non se ne occupano. È importante aiutarli a sviluppare una coscienza rispetto alle politiche che minacciano il loro futuro, in modo che possano monitorare le violazioni israeliane e diffonderle a livello internazionale. Inoltre, è importante lasciarli giocare, sviluppare le loro capacità e impararne di nuove, e sostenere la creazione di squadre di volontari che aiutino la comunità. In generale, l’obiettivo è quello di combattere l’emarginazione dei giovani messa in atto da parte delle istituzioni, le quali non si occupano di loro a livello decisionale e di partecipazione alla vita comunitaria.
Noi, come Campagna Save the Jordan Valley, continueremo a lavorare con i giovani e ad essere attivi su tutte le questioni sociali della Valle del Giordano, poiché i giovani sono il futuro ed è nostra responsabilità sostenerli.