Alle tre del mattino del 14 dicembre, la comunità di Ein al-Duyuk, nei pressi di Gerico, è stata colpita da un brutale attacco condotto da bande di coloni armati. Da oltre due mesi, questa piccola comunità è oggetto di aggressioni ripetute, durante le quali i suoi abitanti, pacifici e disarmati, hanno subito gravi forme di violenza e razzismo. Nel corso degli attacchi si sono registrati numerosi feriti, alcuni in condizioni gravi, oltre al furto di pecore e beni personali, la distruzione di pannelli solari, il saccheggio delle abitazioni e minacce di incendio e omicidio

I coloni hanno detto ai residenti: «Dovete andarvene, queste non sono le vostre case, questa terra è israeliana». Gli aggressori si sono spinti a picchiare bambini sotto i quattro anni, schiaffeggiandoli facendo sbattere loro la testa contro i muri, e anziani, alcuni dei quali hanno riportato ferite gravi.

I coloni hanno detto ai residenti: «Dovete andarvene, queste non sono le vostre case, questa terra è israeliana». Gli aggressori si sono spinti a picchiare bambini sotto i quattro anni, schiaffeggiandoli facendo sbattere loro la testa contro i muri, e anziani, alcuni dei quali hanno riportato ferite gravi.

All’alba di oggi, due SUV lanciati ad alta velocità con a bordo più di dieci coloni hanno attaccato nuovamente la comunità, prenendo di mira in particolare l’abitazione che nelle settimane passate ha ospitato alcuni attivisti italiani impegnati in attività di solidarietà e che in un’occasione sono stati brutalmente picchiati. I nostri amici italiani hanno sperimentato la vita del popolo palestinese in tutte le sue sfaccettature: gioia, felicità, gioco, difficoltà e dolore. E ora, oggi, quella stessa casa, insieme ad altre tre, è stata distrutta. Che tipo di vita è questa?

La comunità di Ein al-Duyuk fa parte del villaggio di al-Duyuk, situato nel particolare contesto geografico della Valle di Gerico. Mentre gran parte del villaggio sorge sotto il livello del mare, Ein al-Duyuk è situata in un’area più elevata. Ciò significa che non esiste un collegamento geografico tra il villaggio e la comunità, poiché le montagne di Qarantal li separano. Il villaggio di al-Duyuk conta oltre 4.500 abitanti, mentre la comunità di Ein al-Duyuk ospita poco più di 100 persone, in prevalenza bambini e anziani.

La comunità vive in condizioni di forte emarginazione e non gode di alcuna protezione e infrastruttura. A peggiorare ulteriormente la situazione, i coloni hanno installato un cancello all’inizio della strada militare che costeggia la comunità, bloccando l’unica via di accesso attraverso le montagne. JVS ha lavorato con la comunità per aprire una strada secondaria, facendo appello alle autorità competenti e pianificando il processo di costruzione. Parte del villaggio di Al-Duyuk si trova nell’Area A (classificata come sotto il pieno controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese, secondo gli Accordi di Oslo) e parte di essa si trova nell’Area B (con un teorico controllo congiunto tra Autorità Nazionale Palestinese e occupazione). Pertanto, una strada che colleghi le aree residenziali di Al-Duyuk e Ein al-Duyuk, entrambe nell’Area A, è cruciale da un punto di vista nazionale e morale. Rafforzerebbe la resilienza dei residenti, li aiuterebbe a preservare la loro terra e permetterebbe loro di accedervi senza coordinamento preventivo.

Ein al-Duyuk sta attraversando una crisi profonda. Quanto accade in questa comunità riflette l’amara realtà vissuta quotidianamente da molte comunità palestinesi nella Valle del Giordano.