I proprietari di Khirbet Qa’un fanno ritorno alla loro terra per la prima volta in 46 anni
L’Autorità Generale Palestinese per gli Affar Civili ha annunciato nei primi giorni di gennaio che alcuni degli ex-abitanti della comunità di Qa’un, situata all’estremo nord della Valle del Giordano e al di là del muro che segna i confini del 1948, potranno tornare alle loro terre per coltivarle per la prima volta dal 1974.
La decisione è stata presa da un tribunale israeliano in seguito al ricorso presentato dalle famiglie che abitavano la località prima del 1967. Khirbet Qa’un fu occupata all’epoca dall’esercito isareliano e, successivamente, ha visto insediarvisi a partire dal 1974 un gruppo di coloni, contestualmente alla cacciata degli ultimi abitanti palestinesi.
La vicenda legale ha avuto come esito nel 2016 l’ordine di allontanamento per i coloni e di restituzione delle terre ai legittimi proprietari. Tuttavia, fino a pochi giorni fa, questi ultimi si sono visti negare di fatto la possibilità di farvi ritorno.
Con l’ultima decisione della corte israeliana, alcune della famiglie proprietarie potranno finalmente tornare a coltivare i loro campi. Nel frattempo, i legali continuano a chiedere l’abbattimento del muro per poter permettere il libero passaggio fra le comunità nel nord della Valle del Giordano. A questo scopo è stata fatta richiesta per ottenere il permesso di costruire una strada che connetta Bardala a Qa’un.
Jordan Valley Solidarity, insieme alle autorità di Tubas e al sindaco di Bardala, ha sostenuto i palestinesi di Khirbet Qa’un nella loro battaglia e continuerà a dare loro tutto il supporto, nella speranza che tutti possano presto tornare alle terre che gli appartengono.