Coloni ed esercito israeliano collaborano per impedire ai Palestinesi di accedere alla loro terra
Nuove restrizioni alla circolazione dei Palestinesi nella Valle del Giordano stanno rendendo quasi impossibile per gli agricoltori lavorare le proprie terre.
L’8 dicembre, l’Autorità Palestinese si è coordinata con il DCO (Ufficio di Coordinamento Distrettuale) israeliano per consentire agli agricoltori di accedere ai loro terreni a Khirbet Ibziq. Tuttavia, dopo appena venti minuti, sono arrivati i coloni, che hanno dichiarato di avere un’operazione in corso nell’area, costringendo tutti i palestinesi ad abbandonare i campi. Da quel momento, non è stato loro permesso di farvi ritorno.

Questo episodio non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un più ampio schema di cancellazione sistematica, volto a spingere i palestinesi ad abbandonare l’area attraverso l’espropriazione delle terre e attacchi mirati contro chi tenta di coltivare le poche superfici rimaste.
Il cittadino Mansour Muhammad Abu Amer aveva già arato i campi, seminando grano e piselli, ma non è più in grado di proseguire il lavoro a causa della violenza dei coloni, che lo ha costretto ad allontanarsi dalla sua terra. A Khirbet al-Deir, inoltre, i coloni hanno tagliato le tubature dell’acqua di una sorgente appartenente all’agricoltore Ammar Jihad Daraghmeh.
Nell’area di Al-Farisiya Ahmar, infine, un gruppo di coloni ha attaccato diversi agricoltori mentre lavoravano nei campi. L’aggressione ha incluso inseguimenti e minacce, oltre al danneggiamento di uno dei loro veicoli e di altre proprietà.






