Coloni armati fanno irruzione nel villaggio di Al Miteh
Il 13 dicembre, un gruppo di circa dieci coloni ha fatto irruzione nel villaggio di Al Miteh, nella parte settentrionale della Valle del Giordano, nei pressi di Hammanat al-Maleh. Due di loro erano armati di fucili mitragliatori M16, con il chiaro intento di intimidire e terrorizzare gli abitanti di questa piccola comunità agricola.

L’episodio si inserisce in un contesto di crescente pressione sulle comunità palestinesi della zona, dove negli ultimi giorni si è registrato un aumento significativo della presenza e delle incursioni dei coloni. Gli abitanti di Al Miteh vivono da tempo sotto una minaccia costante, subendo attacchi da parte dei coloni e/o dell’esercito israeliano con cadenza quasi settimanale. Solo tre mesi fa, un grave attacco ha portato all’uccisione di 70 pecore appartenenti a un pastore del villaggio.
Nonostante questa escalation di violenze, le famiglie della comunità continuano a resistere e a rimanere sulla propria terra. Appena venuti a conoscenza dell’accaduto, gli attivisti di JVS hanno coordinato l’invio di un gruppo di volontari internazionali, con l’obiettivo di garantire una presenza protettiva nel villaggio e scoraggiare ulteriori aggressioni.
Quando i volontari sono arrivati nell’area, i coloni avevano già lasciato Al Miteh e si erano spostati verso il vicino villaggio di Al Maleh. Notata la presenza internazionale, hanno circumnavigato la zona per poi allontanarsi definitivamente.
Le due piccole comunità agricole si trovano in un’area particolarmente sensibile, nei pressi del tracciato previsto per la costruzione di un nuovo muro lungo 22 chilometri. Questa barriera, pianificata dalle autorità di occupazione, separerà Tubas dalla Valle del Giordano, isolando ulteriormente gli agricoltori dalle loro terre e mettendo a rischio la sopravvivenza stessa di queste comunità rurali.


