Dichiarazione dei Comitati Popolari e delle organizzazioni della società civile per la resistenza al Muro e agli insediamenti e per promuovere l’importanza di una protezione civile alle comunità palestinesi che rischiano lo sfollamento e rifiutano la normalizzazione dell’occupazione.

I comitati popolari per la resistenza al Muro e agli insediamenti e diverse organizzazioni di base, insieme ai rappresentanti del Movimento Internazionale di Solidarietà (ISM), hanno tenuto una riunione il 24 maggio 2025 per discutere dei crimini di pulizia etnica e di sfollamento forzato portati avanti dallo Stato di occupazione tramite il suo esercito fascista e le milizie terroristiche dei coloni israeliani contro il popolo palestinese nei villaggi, nei campi profughi e nelle comunità beduine, così come dei modi per affrontarli e resistere.

Le conclusioni dell’incontro sono le seguenti:

1.Il genocidio e il trasferimento forzato sistemico attuato attraverso i persistenti bombardamenti, la fame e la decimazione di ogni forma di vita nella Striscia di Gaza, così come il continuo e costante sfollamento e la pulizia etnica attuati dalle milizie terroristiche dei coloni israeliani, la presa di mira dei campi profughi e il consolidamento del progetto coloniale in Cisgiordania – con la complicità della comunità internazionale – sono tutti orientati all’annientamento della causa palestinese e a imprimere una macchia morale inamovibile nella storia del genere umano.

2.La necessità di uno sforzo internazionale di protezione civile popolare è di estrema importanza. Esso deve includere il sostegno attivo alla perseveranza delle comunità beduine ancora aggrappate alla loro terra, azioni concrete per consentire alle comunità sfollate di ritornare nelle terre da cui sono state costrette a fuggire e la partecipazione alla protezione dei villaggi sotto i continui attacchi da parte delle milizie dei coloni israeliani e dell’esercito di occupazione.

Invitiamo le iniziative di solidarietà internazionale coinvolte in questo lavoro di protezione a coordinare le loro attività con i comitati popolari, che si coordineranno a loro volta con le comunità locali e contribuiranno a facilitare e guidare il loro lavoro in base alle esigenze delle comunità.

3.Chiediamo ai popoli liberi del mondo e a tutti i movimenti di solidarietà internazionale con il popolo palestinese e i Paesi del Sud globale di intensificare la pressione sul regime coloniale israeliano attraverso l’imposizione di sanzioni – e in primo luogo, la fine di tutte le importazioni ed esportazioni di armi e il boicottaggio delle aziende che ne traggono profitto o sono coinvolte. Chiediamo l’urgente rafforzamento delle campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per porre immediatamente fine ai crimini di genocidio e pulizia etnica del regime coloniale israeliano.

4.All’ombra dei crimini israeliani, il popolo palestinese ha un estremo bisogno di protezione popolare internazionale. È proprio a causa di questa situazione che dobbiamo mettere in guardia dallo sfruttamento della nostra causa e della nostra oppressione per promuovere progetti di cooperazione con movimenti e istituzioni sioniste israeliane che negano i diritti inalienabili del popolo palestinese, primo fra tutti il diritto al ritorno e all’autodeterminazione. Dobbiamo lanciare l’allarme e sottolineare che tali cooperazioni normalizzano e cancellano il crimine del regime coloniale israeliano e i suoi continui tentativi di spostare ed eliminare il popolo palestinese e la sua causa di liberazione.

5.Sottolineiamo la massima importanza dell’attuazione del principio guida secondo il quale tutte le iniziative, i gruppi e le organizzazioni che lavorano per la solidarietà e la protezione del popolo palestinese devono lavorare sotto la guida dei comitati popolari palestinesi. Inoltre, tutte queste attività devono essere svolte in coordinamento con i comitati, che supportano l’organizzazione dei gruppi di solidarietà e di attivisti in base alle esigenze e alle priorità del momento, secondo una struttura concordata con qualsiasi gruppo o iniziativa.

I comitati popolari in Cisgiordania