Sottrazione di terre e colonizzazione
Israele ha sempre addotto motivi di sicurezza come pretesto per l’occupazione della Valle del Giordano. In questo modo, i vari governi israeliani hanno messo in atto delle strategie che garantiranno loro il completo controllo della zona. Con le sue politiche e le sue manovre, Israele continua nel suo tentativo di eliminare la presenza palestinese dalla Valle del Giordano e cerca di isolare la Valle dalla Cisgiordania. Cerca insomma di creare dei fatti compiuti sul terreno prima di dare il via ad una iniziativa unilaterale che escluda la regione dalla Cisgiordania.
Il Governo di Israele ha approvato un programma per incoraggiare le giovani coppie israeliane a stabilirsi nella Valle del Giordano, con tanto di piani e promesse di sviluppare l’agricoltura e il turismo della regione e di confiscare altra terra palestinese per espandere le colonie. Israele ha anche cercato di aggirare l’opinione espressa nel 2004 dalla Corte Internazionale di Giustizia, secondo la quale la costruzione del Muro in Cisgiordania è illegale, mettendo in atto una serie di operazioni che ne assicurano il completamento e garantiscono gli insediamenti. In altre parole, circondando la Valle del Giordano con checkpoints, chiusure e blocchi stradali e confiscando altra terra per colonie e basi militari, Israele si assicura che la segregazione diverrà un fatto compiuto sul terreno. Queste strategie di occupazione rinchiudono i Palestinesi in cantoni isolati sotto assedio
Anche se i Palestinesi possono continuare a coltivare quanto è rimasto della loro terra dopo le confische e gli insediamenti israeliani, Israele proibisce ai Palestinesi di costruire qualunque infrastruttura o di realizzare progetti di sviluppo, come bonificare terre agricole, aprire strade rurali o estendere impianti di irrigazione. Inoltre Israele continua a confiscare terre, a demolire abitazioni, a impedire la ristrutturazione delle case e delle strade esistenti, ma continua a pianificare espansioni degli insediamenti e sviluppo di infrastrutture per i coloni israeliani nella Valle del Giordano.