Un piccolo esperimento
Marta Fortunato dal blog storie dell’altro mondo
http://storiedellaltromondo.wordpress.com/2012/01/28/un-piccolo-esperimento/
Un impianto per creare gas da escrementi di pecora mescolati con acqua. E’ quanto sta cercando di fare Carlos in un piccolo villaggio vicino ad al-Jiftlik. Una famiglia si è offerta volontaria per l’ esperimento: mette a disposizione acqua (che riesce ad ottenere a costo bassissimo da una fonte palestinese), manodopera e tanta energia ed ospitalità. Mentre gli uomini lavorano vengo invitata in casa, dalle donne. Quattro bambini, il più piccolo di quattro mesi che la madre allatta e culla. E al via le solite domande. “Sei sposata?” “Quanti anni hai?”, “26????”, “Vuoi sposarti qui?”, “Se ti sposi qui vuoi diventare musulmana?”. Chiacchiero, mentre mi guardano incuriosite. Mi invitano a rimanere per insegnarmi a mungere le capre e a fare il formaggio, che poi vendono nell’area di Ramallah. Purtroppo è tardi, dobbiamo andare in un villaggio dove ci sono stati demoliti alcuni negozi.
Ma come funziona questo impianto?
In pratica – senza descrizioni ingegneristiche che non capisco – si mischia l’acqua ad escrementi di animali, poi si versa questa miscela in un enorme cilindro di cemento piantato verticalmente a terra ed isolato dal terreno. Un lavoro lungo, difficile e, onestamente, abbastanza disgustante. Quando il cilindro è pieno, si mette sopra una pentola a testa in giù, si isola col silicone l’intera struttura, si pone un barometro per misurare la pressione e delle valvole per far eventualmente fuoriuscire il gas. In teoria l’ossigeno dovrebbe scomparire e dovrebbe iniziare a crearsi del gas che poi può essere usato per cucinare. Ora non resta che attendere venti giorni e vedere quello che succede. “E’ un continuo learning-process, impariamo sempre dai nostri errori, spero solo che si sviluppi il gas all’interno” spiega Carlos. Ora non resta che attendere…. e vedere se l’impianto funzionerà, in Sha’ Allah.